Grande sorpresa all’ASPRIA Harbour Club: subito fuori Cristian Garin, numero 2 del tabellone, battuto 6-3 7-5 da Luciano Darderi. La sconfitta del cileno racconta quanto sia competitivo il tennis attuale, laddove basta un breve stop per perdere contatto con i migliori. Soltanto dodici mesi fa, il cileno raggiungeva i quarti a Wimbledon. Quest’anno è sceso al numero 124 ATP e ha scelto Milano per ripartire dopo uno stop di un mese e mezzo per infortunio. Tanto è bastato per perdere contro Darderi: l’italo-argentino è un giovane in ascesa, ma quest’anno non aveva effettuato i progressi sperati. Salvo la finale al Challenger di Buenos Aires aveva raccolto soprattutto sconfitte, presentandosi a Milano con un bilancio stagionale di 13 vittorie e 17 sconfitte. Invece ha giocato un’ottima partita, approfittando delle difficoltà di Garin. Non è bastata la proverbiale grinta di coach Andres Schneiter, che ha sostenuto il suo allievo in modo molto rumoroso, con consigli e incitamenti dopo ogni punto. D’altra parte ci teneva: lo scorso anno aveva “vinto” questo torneo come coach di Federico Coria, mentre quest’anno è uscito al primo turno. Darderi ha gestito il match fino al 6-3 4-2, poi c’è stata una reazione d’orgoglio del cileno, capace di vincere tre game di fila. Quando il match poteva complicarsi, Darderi ha tenuto i nervi saldi ed è riuscito a chiudere in due set. Chissà che questo successo non possa svoltare la sua stagione. Negli ottavi se la vedrà con il baby peruviano Gonzalo Bueno.