Basta una parola, in fondo, a decretare il successo dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS, prestigioso ATP Challenger in campo all’ASPRIA Harbour Club di Milano: continuità. In un mondo volatile come quello del tennis, in cui gli eventi vanno e vengono, il torneo milanese è diventato un punto fermo. Quella in programma dal 23 al 29 giugno sarà la diciottesima edizione, ennesimo capitolo di una storia che prosegue ininterrotta dal 2006 (salvo la pausa obbligata per la pandemia da Covid-19, che nel 2020 bloccò l’intero circuito per sei mesi) e ha permesso al torneo di costruirsi una reputazione straordinaria, sia tra i giocatori che tra le istituzioni. Intanto c’è Milano sullo sfondo, capitale economica del Paese; poi c’è la bellezza dell’ASPRIA Tennis Club, uno dei circoli più prestigiosi dello stivale e in grado di fornire strutture e servizi degni di un torneo del circuito maggiore; e poi c’è l’organizzazione Makers, ormai consolidata e capace di garantire standard di primo piano agli esigenti protagonisti del tennis. Senza dimenticare l’importante sostegno istituzionale: il torneo si avvarrà del Patrocinio della Regione Lombardia e del Municipio 7 del Comune di Milano, a cui si aggiunge il supporto della Federazione Italiana Tennis e Padel e del CONI Lombardia. Si riparte dal successo di Facundo Diaz Acosta, argentino che lo scorso anno giocò un torneo impeccabile e diede il via a una rincorsa che lo ha portato a ridosso dei primi 50 e a vincere un torneo ATP (Buenos Aires, giusto poche settimane fa). Ma quella del 2023 è stata anche l’edizione dei giovani italiani: il finalista Matteo Gigante, il semifinalista Flavio Cobolli e il quartofinalista Luca Nardi. Ragazzi nati tra il 2002 e il 2003 che stanno crescendo alla grande e (nel caso di Cobolli e Nardi) sono in lizza per un posto alle Olimpiadi di Parigi.

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D’altra parte, Milano ha spesso lanciato futuri grandi nomi del tennis mondiale, nel rispetto dello spirito dei tornei Challenger. Sono passati dai campi di Via Cascina Bellaria Jannik Sinner (che nel 2018, da numero 1.169 del mondo, giocò a Milano il suo primo Challenger), Holger Rune e diversi giocatori che hanno scritto la storia recente del tennis, tra vincitori Slam (Gaston Gaudio e Dominic Thiem), ori olimpici (Nicolas Massu) ed ex top-10 come Tommy Robredo, Nicolas Almagro ed Ernests Gulbis. Abituati al variegato mondo dei tornei Challenger, i giocatori hanno rapidamente compreso come Milano offra servizi e standard inediti per un torneo di questo livello, senza contare i tanti eventi collaterali e le iniziative che colorano il club nei giorni di gara. L’edizione 2024 avrà tre di novità di rilievo: la prima riguarda la collocazione in calendario. Dopo che lo scorso anno si era giocato nella prima settimana di luglio, l’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS torna nell’ultima settimana di giugno, in contemporanea alle qualificazioni di Wimbledon. Sarà l’unico ATP Challenger della settimana in Europa, e questo aiuterà a rinnovare la tradizione portando a Milano alcuni top-100, magari qualche specialista della terra battuta a caccia di punti. La missione sarà facilitata dalla novità numero 2, lo spostamento della finale: non si giocherà più di domenica, ma di sabato. In questo modo, chi sarà in tabellone a Wimbledon avrà un giorno di più per recarsi a Londra e dunque sarà invogliato a giocare a Milano con il massimo impegno. Il formato “compresso”, tra l’altro, offrirà giornate piene di tennis a inizio torneo, garantendo al pubblico uno spettacolo ancora più denso rispetto al passato. Uno spettacolo che sarà a disposizione di tutti in virtù della terza novità: la diretta integrale su SuperTennis TV (e sulla piattaforma streaming SuperTenniX). Per la prima volta, l’emittente di proprietà FITP trasmetterà tutti gli incontri sul campo centrale. La tradizione è dunque confermata: l’appuntamento è dal 23 al 29 giugno, naturalmente all’ASPRIA Harbour Club di Milano.
 
                
 
         
																													 
																													 
																													 
																													 
																													 
											 
																													 
																													 
																													 
																													 
																													 
																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
#aspriatenniscup](https://scontent-fra5-1.cdninstagram.com/v/t51.82787-15/514171687_18147500095385478_2817143222642240254_n.jpg?stp=dst-jpg_e35_tt6&_nc_cat=102&ccb=1-7&_nc_sid=18de74&efg=eyJlZmdfdGFnIjoiQ0FST1VTRUxfSVRFTS5iZXN0X2ltYWdlX3VybGdlbi5DMyJ9&_nc_ohc=oaJpJcpaoikQ7kNvwEJvhuQ&_nc_oc=AdnOp03NXaUTBvgEc0Q4It3n6tvEcq4yKbAc34SN7LY6PVgeB8ucEqovxe6RWG0evOHXKUNtbh83LP1BmxgSoplp&_nc_zt=23&_nc_ht=scontent-fra5-1.cdninstagram.com&edm=ANo9K5cEAAAA&_nc_gid=7xmqy1e-fQkn4ZucjVtwFw&oh=00_AffrgISkhVJhRjWZbHNIVPGvLYMcw-KOif3H8hiYfpfbwg&oe=690A32EC) 
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
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Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
#aspriatenniscup](https://scontent-fra3-2.cdninstagram.com/v/t51.82787-15/514651477_18147500104385478_2975736742367352186_n.jpg?stp=dst-jpg_e35_tt6&_nc_cat=111&ccb=1-7&_nc_sid=18de74&efg=eyJlZmdfdGFnIjoiQ0FST1VTRUxfSVRFTS5iZXN0X2ltYWdlX3VybGdlbi5DMyJ9&_nc_ohc=ywZl6FbsQWIQ7kNvwGabzBQ&_nc_oc=AdkCFI_P0UbNu_fwFrD7PRNiyDVtCeRBcMzRSyxlnF2Bo3uzCc2GAAcXH0dobzB7ab5-pbvffU7bYpQieFKWex60&_nc_zt=23&_nc_ht=scontent-fra3-2.cdninstagram.com&edm=ANo9K5cEAAAA&_nc_gid=7xmqy1e-fQkn4ZucjVtwFw&oh=00_Afc_osvRZNnKxExpSO5MBsqwMFo_Efi1dZ8C9bfZP61Z0w&oe=690A368B) 
																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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																													![Se è vero che lo sport è una scuola di vita, è altrettanto vero che ogni disciplina ci porta ad allenare competenze diverse, preziose non solo nella performance atletica, ma anche nel lavoro e nella leadership.
Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
Nel tennis come nel lavoro, è la mente a guidare: lucidità nei momenti decisivi, capacità di scegliere con consapevolezza, di gestire la pressione. Non è questione di perfezione, ma di allenare la presenza mentale per dare il meglio quando conta.
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
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Come ha detto Venus Williams: “Il tennis è soprattutto mentale. [...] Si vince o si perde la partita prima ancora di andare là fuori.”
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
Grazie a chi ha scelto di mettersi in gioco partecipando al torneo di doppio, e grazie a chi ha condiviso con noi il pomeriggio all’Harbour Club, tra sorrisi e tifo, rendendo speciale questa prima edizione di Mindwork Tennis Connection.
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
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Il tennis, in particolare, insegna la costanza, la gestione dell’errore, la resilienza nei momenti di difficoltà. Contiene in sé la tensione verso il miglioramento, le delusioni, le sorprese, la bellezza delle relazioni e delle soddisfazioni conquistate punto dopo punto. È uno sport che mette al centro la mente, la concentrazione e l’equilibrio interiore, insegnandoci ad essere rilevanti quando davvero conta. Una qualità fondamentale per chi lavora in team e per chi prende decisioni, in campo come in azienda.
Da questa convinzione è nato Mindwork Tennis Connection: un pomeriggio dedicato al gioco e al networking, organizzato lo scorso 26 giugno nella splendida cornice dello storico torneo ATP Challenger di Milano, presso l’ @aspria_harbourclub durante i quarti di finale. Un’occasione per incontrarsi, divertirsi e riflettere sul valore della salute mentale anche attraverso lo sport, la relazione e il movimento.
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