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La tenacia di Ernests Gulbis

La mattinata di lunedì ha portato un paio di forfait dell’ultimo minuto. A circa un’ora di distanza sono arrivati i ritiri degli ultimi due vincitori del torneo: prima Gian Marco Moroni (problemi alla parte bassa della schiena), poi Hugo Dellien, bloccato da un dolore al polso destro.

La mattinata di lunedì ha portato un paio di forfait dell’ultimo minuto. A circa un’ora di distanza sono arrivati i ritiri degli ultimi due vincitori del torneo: prima Gian Marco Moroni (problemi alla parte bassa della schiena), poi Hugo Dellien, bloccato da un dolore al polso destro. Con l’uscita di scena dei numeri 3 e 4 del draw, il tabellone si apre a mille soluzioni, e chissà che non ne possa approfittare qualche giovane italiano. Non è troppo giovane, ma non ha perso motivazione, l’eterno Ernests Gulbis. Ex top-10, ex semifinalista a Parigi, marito di una designer di gioielli (Tamara Kopaleyshvili), figlio di un’attrice e di uno degli uomini più ricchi di Lettonia, avrebbe tutte le ragioni per lasciar perdere. Invece continua a lottare pur essendo fuori dai top-300 ATP. La sua tenacia è stata premiata nel 5-7 7-6 6-4 con cui ha superato Julian Lenz. Appesantito, tornato al vecchio movimento col dritto, gioca con una passione quasi sorprendente. È rimasto in campo per quasi tre ore e ha rimesso in piedi un match che sembrava compromesso quando il tedesco è andato a servire sul 7-5 6-5. Negli ottavi se la vedrà con il vincente di Cervantes-Darderi.

AVANTI FERRARI E GIGANTE

In chiusura di giornata sono arrivati i primi due squilli azzurri nel tabellone principale: hanno centrato un posto negli ottavi le wild card Matteo Gigante e Gianmarco Ferrari. Il primo ha vinto il derby contro Francesco Maestrelli (6-4 6-2), mentre il secondo ha raccolto un gran bel successo contro il francese Maxime Janvier, che pure lo precede di circa 300 posizioni (n.289 ATP contro 579). La vittoria di Ferrari ha quasi del miracoloso: sotto 6-1 5-2, ha ripreso per i capelli la partita imponendosi col punteggio di 1-6 7-6 6-3. E pensare che al cambio di campo sul 5-2 nel secondo, l’azzurro aveva ripreso rapidamente posto per giocare, quasi rassegnato a perdere, mentre l’avversario se l’è presa talmente comoda da incassare un warning per perdita di tempo. Punto dopo punto, Ferrari ha trovato pesantezza e profondità nei colpi, stimolando Janvier dal lato destro. Il dritto del francese ha mostrato tutte le sue lacune, unite a una fragilità mentale importante: sul setpoint nel tie-break, ha tentato un improbabile serve and volley sulla seconda di servizio, affossando in rete la volèe. È poi uscito mentalmente dal match nel terzo, distruggendo la racchetta dopo essere andato in svantaggio 4-1 e subendo un penalty point un paio di game dopo per aver detto qualche parola di troppo. Buon successo per Ferrari, giocatore che lascia intravedere ottime qualità. Mancino e potente, ricorda alla lontana Fernando Verdasco. Dovrà migliorare sul piano atletico e magari mostrare un pizzico di grinta in più, ma da quel punto di vista può stare tranquillo: coach Diego Nargiso (che lo segue in un mini-team di cui fa parte anche Arnaboldi) è la persona adatta per spingerlo in questo senso. Adesso avrà una grande chance di raggiungere i quarti, poiché se la vedrà col vincente di Paulson-Mochizuki, rispettivamente qualificato e lucky loser nella zona di tabellone lasciata sgombra da Dellien. Martedì è previsto un maxi-programma, con ben dieci match di singolare e il completamento del primo turno. In campo sei italiani ed è inevitabile che gli occhi siano soprattutto su Marco Cecchinato (alle 14.30 sul Centrale contro lo svizzero Riedi) e sul giovane Luciano Darderi, impegnato contro Inigo Cervantes in apertura di giornata. Non prima delle 17 ci sarà l’esordio di Benoit Paire, che è già a Milano e nel tardo pomeriggio di lunedì ha effettutato il primo allenamento per prendere confidenza con la terra battuta dell’ASPRIA Harbour Club. Ad aspettarlo c’è il russo Alexey Vatutin.

ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (45.730€, terra battuta)

Primo Turno Singolare

Joris De Loore (BEL) b. Robin Haase (OLA) 6-1 2-0 ritiro

Alexander Shevchenko (RUS) b. Aldin Setkic (BIH) 6-1 6-2

Ernests Gulbis (LET) b. Julian Lenz (GER) 5-7 7-6(1) 6-4

Gianmarco Ferrari (ITA) b. Maxime Janvier (FRA) 1-6 7-6(5) 6-3

Federico Coria (ARG) b. Pedja Krstin (SRB) 6-1 6-1

Matteo Gigante (ITA) b. Francesco Maestrelli (ITA) 6-4 6-2

Turno di Qualificazione

Fabian Marozsan (UNG) b. Georgii Kravchenko (UCR) 6-3 6-3

Federico Arnaboldi (ITA) b. Mohamed Safwat (EGI) 6-2 4-6 6-2

Filip Peliwo (POL) b. Shintaro Mochizuki (GIA) 6-2 1-6 6-4

Andrew Paulson (CZE) b. Giovanni Oradini (ITA) 6-2 6-0

Giovanni Fonio (ITA) b. Samuel Vincent Ruggeri (ITA) 7-5 6-0

Inigo Cervantes (SPA) b. Andrea Basso (ITA) 6-3 7-5

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