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La marcia inarrestabile di Federico Coria

Tutto facile per il numero 1 del tabellone, che ha lasciato per strada appena cinque game nella strada per le semifinali. Sabato se la vedrà con il russo Alexander Shevchenko.

Ha un po’ deluso le attese la sfida tra Federico Coria e Luciano Darderi, su cui erano riposte tante aspettative. Il precedente (combattuto) dello scorso novembre e lo stato di forma di Darderi facevano pensare a un match equilibrato, invece… il match non c’è proprio stato. Un attacco di mal di testa (non troppo grave, poiché Darderi è poi sceso in campo per la semifinale del doppio, peraltro vinta insieme a Fernando Romboli) ha condizionato la prestazione dell’italoargentino, costretto a chiedere l’intervento del fisioterapista già sul 2-0 nel primo set. Una volta ripreso, ha provato a fare partita e c’è stato un momento in cui è sembrato che potesse riprenderla: sul 4-2 Coria, si è portato 15-40 sul servizio del rosarino e forse si sarebbe potuta raccontare un’altra storia. Persa quella chance, si è progressivamente disunito fino ad alzare bandiera bianca quando il match era ormai compromesso. Peccato per Darderi, che avrebbe meritato almeno di giocarsela al pieno delle sue forze, ma rimane impressionante la marcia di Coria in questo torneo: è giunto in semifinale perdendo appena cinque game. Se non è record, poco ci manca.

SABATO SI PARTE ALLE 13

Partirà certamente favorito contro Alexander Shevchenko, bravissimo a sfruttare il “buco” in tabellone creato dal forfait di Hugo Dellien (che peraltro è ancora all’Harbour). Il russo ha sfruttato la sua maggior pesantezza di palla, unita a una forma fisica straordinaria, per tenere a distanza uno dei personaggi del torneo, Shintaro Mochizuki. A parità di condizione atletica, il tennis del russo è certamente più adatto alla terra battuto e si è visto: 6-3 6-1 per lui. Nel frattempo Coria ha già conosciuto il nome del suo avversario a Wimbledon. Sfiderà Jiri Vesely e – poiché si trova nella parte del tabellone di Novak Djokovic – esordirà lunedì. Ma non c’è dubbio che tutti i suoi pensieri, adesso, siano su Milano. Su un’ASPRIA Tennis Cup che vuole conquistare a tutti i costi dopo lo sfortunato (per lui) epilogo dello scorso anno. Il fratello minore di Guillermo (n.3 del mondo una ventina d’anni fa) è a caccia del quarto titolo in carriera dopo quelli di Savannah nel 2019 e l’accoppiata Prostejov-Brasilia, colta lo scorso anno. Sabato il programma scatterà alle 13: si parte con la finale del doppio, con in campo quattro “latinos” Romboli-Darderi da una parte, Hidalgo-Rodriguez dall’altra. A seguire, Coria- Shevchenko e Passaro-Marozsan. La sensazione è che si lotterà parecchio in entrambi i match.

ASPRIA TENNIS CUP – TROFEO BCS (45.730€, terra battuta)

Quarti di Finale Singolare

Federico Coria (ARG) b. Luciano Darderi (ITA) 6-2 4-0 ritiro

Francesco Passaro (ITA) b. Viktor Durasovic (NOR) 6-1 6-1

Alexander Shevchenko (RUS) b. Shintaro Mochizuki (GIA) 6-3 6-1

Fabian Marozsan (UNG) b. Matteo Gigante (ITA) 7-6(5) 6-2

Semifinali Doppio

Hidalgo / Rodriguez (ECU-COL) b. Arneodo / Eysseric (MON-FRA) 7-5 7-5

Darderi / Romboli (ITA-BRA) b. Lomakin / Manafov (KAZ-UCR) 6-2 7-6(4)

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