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Milano accoglie il fratello del “mago” è un ex top-10

Un famoso proverbio sostiene che non ci sia due senza tre. Le ultime due edizioni dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS hanno ospitato altrettanti top-100: Laslo Djere nel 2018 e Hugo Dellien nel 2019. Entrambi hanno rispettato i pronostici, aggiudicandosi il titolo a poche ore dall’esordio a Wimbledon. Dopo il forfait di Marco Cecchinato, nel 2021 il favorito d’obbligo sarà l’argentino Federico Coria. Le ultime classifiche ATP lo collocano al numero 94, e di recente lo abbiamo visto sfidare Matteo Berrettini al Roland Garros. Per anni, Fefo (è questo il suo soprannome) ha vissuto nell’ombra del fratello Guillermo, ex numero 3 del mondo e uno dei giocatori più forti di inizio millennio. “Andavo ai tornei, leggevano il cognome e pensavano che ci fosse Guillermo – racconta – poi a fine partita mi intervistavano sempre, anche in caso di sconfitta, ignorando i miei avversari”. Per lui non è stato semplice reggere il peso di tante aspettative, unite a impietosi paragoni. C’è voluto del tempo, ma adesso l’imbarazzo si è tramuto in orgoglio, e nella consapevolezza di poter essere un ottimo giocatore. Lo scorso settembre è entrato tra i top-100 ATP e non li ha più mollati. Allenato da Andres Schneiter (tecnico argentino di origine italiana), sarà lui la stella della 15esima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS. Proverà a regalare il tris all’Argentina, che già vanta i titoli di Federico Delbonis (2015) e Guido Pella (2017). Dovesse farcela, il Paese sudamericano eguaglierebbe l’Italia alle spalle della Spagna, paese-leader con quattro titoli. Coria sarà il favorito d’obbligo, ma il parco giocatori presenta diversi motivi di interesse. Il giocatore con il maggior pedigree è lo statunitense Jack Sock, che soltanto tre anni e mezzo fa era tra i top-10 e giocava le ATP Finals. Inoltre è un grande doppista, con tanto di titolo a Wimbledon e passato al numero 2 nella classifica di specialità. Da allora ha avuto una crisi di risultati che lo ha allontanato dal tennis che conta. Attualmente è in 248esima posizione, ma ha tutta l’intenzione di risalire. Lo ha dimostrato in questi giorni, vincendo il torneo Challenger di Little Rock, negli Stati Uniti. La tappa dell’Harbour potrebbe rappresentare un passaggio importante nel suo percorso di rinascita. Il tabellone sarà poi rinforzato da diversi giocatori con un passato tra i top-100 ATP: l’ASPRIA Harbour Club potrà ammirare la classe di Guillermo Garcia Lopez (ex n.27), Teymuraz Gabashvili (43) e i portoghesi Gastao Elias (57) e Pedro Sousa (99). Tra i giocatori più attesi c’è anche l’indiano Sumit Nagal, attuale n.143, che due anni fa si spinse fino in semifinale (fu sconfitto dal serbo Petrovic). Per adesso, l’Italia ha la certezza di avere in tabellone Andrea Arnaboldi. Il canturino si sta riprendendo da un infortunio alla schiena che lo blocca dallo scorso aprile, e sarà ben deciso a fare buone cose. Tra l’altro, in passato ha già giocato molto bene all’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS: nel 2013 arrivò a un passo dalla finale, perdendo 7-5 al terzo contro Volandri, mentre nel 2018 si spinse fino ai quarti. Dando un’occhiata all’entry list, potrebbe avere qualche chance di ammissione diretta Riccardo Bonadio. C’è poi attesa per conoscere i nomi delle wild card e l’esito delle qualificazioni, che metteranno in palio ulteriori quattro posti per il main draw. Insomma, ci sono tutte le premesse per un torneo di alto livello e denso di spunti di interesse, peraltro svolto in una cornice incantevole e in costante evoluzione. L’appuntamento è presso l’ASPRIA Harbour Club di Via Cascina Bellaria dal 20 al 27 giugno.

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