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UNDICI ANNI DOPO, MILANO ACCOGLIE PAOLO LORENZI

Grande regalo per gli appassionati che affolleranno l’ASPRIA Harbour Club di Milano per la quattordicesima edizione dell’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS (46.600€, terra). Con un colpo dell’ultim’ora, gli organizzatori si sono assicurati la presenza di Paolo Lorenzi. Il 37enne senese è ancora tra i top-100 ATP (l’ultima classifica lo vede in 96esima posizione), ma soltanto un paio d’anni fa era a ridosso dei top-30 ed è stato numero 1 d’Italia. L’arrivo di Lorenzi a Milano è molto suggestivo per due ragioni: da una parte, si tratta di un giocatore dal background straordinario, capace di vincere oltre 100 partite nel circuito ATP (culminate col il titolo a Kitzbuhel, nel 2016), nonché emblema di una passione straordinaria per lo sport. Non più giovanissimo, si mantiene su ottimi livelli perché adora il tennis e ha saputo costruirsi, giorno dopo giorno, un gioco molto efficace. Lorenzi è stato la dimostrazione vivente di come non sia mai troppo tardi per diventare un grande giocatore: è entrato per la prima volta tra i top-100 nel 2009, a 28 anni, e si è regalato dieci anni di carriera eccezionali, a cui pochi avrebbero creduto. Un esempio da seguire. E non è finita qui. Il secondo motivo di suggestione riguarda il suo rapporto con l’ASPRIA Tennis Cup: “Paolino” era all’Harbour Club nel 2006, anno della prima edizione. Giocò un grande torneo e giunse in semifinale, arrendendosi solo al futuro vincitore Wayne Odesnik. Sarebbe tornato nel 2008, perdendo all’esordio contro Lamine Ouahab. Per lui, che è uno dei più titolati di sempre nel circuito Challenger (ha raccolto la bellezza di 20 titoli) c’è un conto in sospeso con Milano. Proverà a imporsi quest’anno: la concorrenza sarà notevole, ma il toscano (che da qualche tempo risiede a Sarasota, in Florida) viene da una discreta stagione, culminata dalla finale a Savannah, la semifinale a Roma e i quarti al torneo ATP di New York. E Milano, con i suoi tanti punti in palio, rappresenta una ghiotta occasione per consolidare il suo posto tra i top-100 ATP. Lorenzi entrerà in tabellone grazie a una wild card, prendendo il posto di Riccardo Balzerani. Quest’ultimo andrà a giocare il mini-torneo di qualificazione.

 

UN TABELLONE DA SOGNO CON “PAOLINO”, ROBREDO E TANTI ALTRI

Nel primo pomeriggio si sabato si è svolto l’importante rituale del sorteggio del tabellone principale. Nel rispetto della riforma dei tornei Challenger, Milano ha accolto per la prima volta il tabellone a 48 giocatori. Grazie alla presenza di Lorenzi ci sono ben due top-100 (l’altro è il boliviano Hugo Dellien) e ce n’è davvero per tutti i gusti. Intanto, ci sono ben nove italiani in gara, senza dimenticare tantissimi elementi di valore. Tra loro spicca Tommy Robredo: l’ex top-5 ATP sta vivendo una seconda giovinezza agonistica e partirà direttamente al secondo turno, in cui attende il vincitore tra Zeppieri e un qualificato. Il ragazzo laziale sta facendo grandi cose a Parma (tra l’altro, ha battuto proprio Lorenzi) e un’eventuale sfida a Robredo sarebbe un match davvero interessante, non solo per i quasi 20 anni di differenza tra i due. Più in generale, tra i primi turni più interessanti si segnala il derby azzurro tra Raul Brancaccio e Julian Ocleppo (il vincitore avrà in “omaggio” la sfida al numero 4 del draw, il portoghese Pedro Sousa), mentre si segnala la presenza dell’ex top-100 Renzo Olivo, che soltanto due anni fa era stato capace di battere Jo Wilfried Tsonga al Roland Garros. Olivo viene da un 2018 molto difficile, in cui ha avuto una grave crisi di risultati (ben 16 eliminazioni al primo turno), ma adesso sta cercando di risollevarsi. Il baby fenomeno azzurro Lorenzo Musetti esordirà contro il russo Pavel Kotov (n. 282 ATP), mentre diversi dei giocatori più attesi esordiranno direttamente al secondo turno. Tra loro lo stesso Lorenzi, Gianluigi Quinzi e il giapponese Taro Daniel. Da segnalare la presenza di altri giocatori molto interessanti come Duckhee Lee, il coreano sordomuto dalla nascita (n.5 del draw), nonché il canadese Filip Peliwo (ex n.1 junior) e l’argentino Mario Collarini, classe 1992 e pure lui con una grande carriera junior alle spalle. Dopo un mese di assenza, torna il giovane romano Gianmarco Moroni (classe 1998), che veniva da un ottimo periodo di forma (a inizio maggio è stato finalista a Roma). Il tabellone prevede un possibile ottavo contro Paolo Lorenzi. Più in generale, l’ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS si conferma un evento di primissimo livello: tra le vicende agonistiche e i tanti eventi collaterali, sarà una settimana ad alto tasso emotivo e spettacolare. Tra l’altro, a rendere ancora migliore l’esperienza degli spettatori, ci saranno un paio di sessioni serali. Nelle giornate di giovedì e venerdì, infatti, ci sarà un match non prima delle 20.30. Un altro elemento che rende speciale la settimana dell’ASPRIA Harbour Club.

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