Superate le difficoltà di giovedì, la testa di serie numero 1 Hugo Dellien ha saputo alzare il livello nel momento del bisogno, e sarà lui l’avversario di Musetti in semifinale. Il numero 93 ATP ha vinto piuttosto facilmente contro Tommy Robredo, un secco 6-2 6-3 che ha lasciato poche speranze all’ex top-10 spagnolo. In grande difficoltà nei turni di servizio contro Olivo, stavolta ha tenuto un buonissimo rendimento e – in particolare – non ha sbagliato quasi nulla con il rovescio. È chiaramente il suo colpo debole, ma vivi miglioramenti gli hanno permesso di crescere nell’ultimo anno e mezzo. Robredo ha cercato di spingere da quella parte, ma gli ha fatto il solletico. Al contrario, quando era Dellien a spingere, otteneva quasi sempre il punto. C’è stata un po’ di partita in avvio di secondo, quando Robredo ha preso un break di vantaggio (2-0), ma la fuga è durata poco. Troppo più pesante la palla di Dellien, mentre Robredo non trovava una via sicura per raccogliere punti. A fine partita, il boliviano (che è in tabellone a Wimbledon: se la vedrà con John Millman) si è intrattenuto con la decina di tifosi boliviani che continuano a sostenerlo con passione, “armati” con bandiere e cappellini con i colori del paese sudamericano. Per quanto visto contro Robredo, per Musetti sarà un match davvero complicato, il primo in carriera contro un top-100 ATP. L’altra semifinale vedrà in campo il gigante serbo Danilo Petrovic e l’indiano Sumit Nagal. Il primo ha tenuto a bada Frederico Ferreira Silva, mentre il secondo è stato impeccabile contro il potente Aslan Karatsev nell’ultimo match di giornata. I due hanno giocato a ritmi molto elevati, divertendo il pubblico milanese, ma alla fine ha prevalso la regolarità dell’indiano. Ci sarà un po’ d’Italia anche nella finale del doppio: in coppia con Andrei Vasilevski, il torinese Andrea Vavassori è giunto in finale. Dovessero battere Brkic-Pavic, per Vavassori sarebbe il secondo titolo consevutivo a Milano (lo scorso anno si impose in coppia con Julian Ocleppo).